Testo e fotografie di Clelia Torelli
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Weekend a Doha, capitale del Qatar, piccolo emirato, a meno di sei ore di volo diretto dall’Italia. Nato come stop-over internazionale, diventato una delle mete più trendy del Golfo Arabico. A cominciare appunto da Doha, un museo a cielo aperto, dove l’arte è dappertutto, partendo dall’aeroporto per arrivare fino nel deserto. La città, quella in più rapida crescita al mondo, si trova su un’incantevole baia a forma di mezzaluna dove la commistione fra tradizione e modernità è perfetta. La sua originalità, il suo essere speciale, sta proprio in questo mix. Dal caratteristico souq, che affaccia da un lato della baia, al futuristico skyline, sulla sponda opposta, con grattacieli dalle forme sinuose, alcuni firmati da archistar come Jean Nouvel, Zaha Hadid e Ming Pei. Potete vedere altre foto sul mio profilo Instagram
MUSEI E ARTE
Il weekend a Doha, inizia dall’arrivo all’Aeroporto Internazionale di Doha, dove ci sono diverse installazioni artistiche, da Small Lie, un topo gigante in legno, di KAWS, artista pop e designer americano a Lamp Bear dello svizzero Urs Fisher, un enorme orso giallo in bronzo con una lampada in testa, il cui obiettivo è di riportare alla memoria i ricordi dell’infanzia.
Appena arrivati in città, il weekend a Doha comincia con la vista affascinante del National Museum of Qatar, che si staglia all’orizzonte, con la sua forma originale a forma di rosa del deserto. Inaugurato alla fine di marzo 2019, già di per sé vale il viaggio, soprattutto per chi come me ama l’architettura. È caratterizzato da grandi dischi, orizzontali e verticali, dalle diverse inclinazioni e diametri, che si intersecano tra loro dando vita a giochi di volumi diversi tra loro. Disegnato da Jean Nouvel, il museo, spettacolare, dall’architettura all’esperienza unica e immersiva, è dedicato alla storia dell’emirato e al suo popolo. All’interno, in undici gallerie, istallazioni interattive che, con filmati in 3D, musiche locali e manufatti geologici e archeologici, documentano i tre periodi della storia del paese: l’inizio, la vita in Qatar e la costruzione del Paese.
Altro museo da non perdere in un weekend a Doha, è il Museo di Arte Islamica (MIA), dove ammirare una collezione unica al mondo di 14 secoli di reperti archeologici e oggetti, custodita in un autentico gioiello architettonico a firma dell’archistar Ming Pei. Il complesso, su un’isola artificiale, è costituito da blocchi quadrati e ottagonali in pietra bianca sovrapposti l’uno all’altro, culminante in una torre centrale che sembra sorgere dal mare. Da non perdere tra i tanti tesori: gioielli, ceramiche, tessuti e cristalli, alcuni dei quali risalgono ai tempi del profeta Maometto.
Al suo interno, per l’aperitivo con vista wow c’è il MIA CAFÈ, proprio nell’atrio del museo, con una spettacolare mega finestra a tutta altezza, da cui si gode un meraviglioso panorama sul golfo. All’ultimo piano, invece, per una cena tristellata, c’è IDAM, ristorante di Alain Ducasse, disegnato da Philippe Starck. Un’esperienza nell’esperienza, da non perdere in un weekend a Doha. La location è spettacolare, all’ultimo piano dell’edificio, con tanto di terrazza da cui ammirare lo skyline della città. La carta è degna delle 21 stelle Michelin che lo chef francese ha collezionato nella sua carriera.
Il weekend a Doha continua nella riserva naturale di Brouq, a circa un’ora di jeep da Doha. Nel bel mezzo del deserto, improvvisamente si scorgono quattro grandi e sottili strutture in acciaio, lanciate nel nulla, alte circa quindici metri, poste l’una di seguito all’altra, a formare una linea retta, lunga oltre un chilometro che attraversa il deserto. East–West/West–East, questo è il nome dell’installazione ad opera dello scultore nordamericano, è come un’ apparizione enigmatica, sospesa come un miraggio, in armonia con la topografia del luogo. Davvero emozionante!
SHOPPING
In un weekend a Doha non si può non fare un giro a caccia di oggetti da comprare. Per godersi l’atmosfera tipica dei mercati tradizionali si va al Souq Waqif, il cuore antico di Doha, un dedalo di viuzze e botteghe dove acquistare spezie, profumi e artigianato locale e rilassarsi in una delle tante caffetterie e ristorantini che offrono una ricca varietà di specialità gastronomiche mediorientali. La parte più curiosa da visitare è quella dedicata ai falchi e al loro ospedale, così come le vicine scuderie con i cavalli arabi. Il momento ideale per andarci è al tramonto, quando la luce del sole crea una magica atmosfera e i muezzin dall’alto dei minareti, richiamano con la loro voce melodica i fedeli alla preghiera.
All’interno del Souq Waqif, da non perdere il ristorante persiano Parisa, che porta in tavola pietanze iraniane in un contesto scintillante. Il locale ha un’architettura spettacolare che, da sola, vale una visita, in un weekend a Doha. I must: i kebab misti, il gelato allo zafferano e il thè alla persiana.
Per le shopaholic, in un weekend a Doha, non c’è che l’imbarazzo della scelta, vista gli innumerevoli templi dello shopping presenti. Tra tutti Al Hazm Luxury Mall è il più sontuoso, vera e propria shopping destination, ispirato alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Una superficie di 55.000 metri quadri che ospita, oltre a top brand globali di moda, bellezza e ristorazione, una casa d’aste, una galleria d’arte e un centro culturale con una biblioteca, che raccoglie prime edizioni e volumi rari tra i grandi classici della tradizione anglosassone e araba.
DIVERTIMENTI
Tra le esperienze da non perdere, in un weekend a Doha, appena fuori città, le adrenaliniche “surfate” sul mare di sabbia, a bordo di una jeep 4×4, guidata da un driver esperto. Si chiama Dune bashing. La jeep si arrampica su gigantesche dune per poi scivolare morbidamente sulla sabbia. L’arrivo è il confine con l’Arabia Saudita, in un punto in cui la vista si perde in un orizzonte sconfinato di mare e deserto. Emozionante!
Da qui, sempre in jeep, si raggiunge Inland Sea, uno dei pochi luoghi al mondo dove il mare s’insinua in profondità nel cuore del deserto, creando una riserva naturale con un proprio ecosistema, tutelato dall’Unesco. Si può prendere il sole sotto le capanne attrezzate, fare il bagno e mangiare nel campo tendato Regency Sealine Camp.
DOVE DORMIRE
Nei pressi del centro commerciale The Pearl l’elegante Grand Hyatt Doha Hotel & Villas presenta un’architettura araba tradizionale, con grande giardino, piscine coperte e all’aperto, area spiaggia privata con tanto di music bar, il Monkey Tale
Nel quartiere di Msheireb Downtown, nuova destinazione di turismo e business, ha da poco aperto i battenti il Mandarin Oriental Doha, caratterizzato da un’architettura contemporanea, impreziosita da elementi che richiamano la tradizione araba. Nove ristoranti e una spa con approccio olistico, per un’esperienza unica in città. Due piscine sul roof top completano l’esperienza, offrendo uno splendido panorama su Doha. Perfetto per l’aperitivo.
COME ARRIVARE
Volidiretti con Qatar Airways a/r da € 885 (durante l’anno ci sono particolari promozioni per cui il prezzo si abbassa notevolmente). Non serve il visto.
Per informazioni turistiche: Ente del Turismo Qatar