WONDER WOMAN IL MITO A PALAZZO MORANDO, MILANO

In occasione dei festeggiamenti dell’ottantesimo anniversario di Wonder Woman e della campagna internazionale #believeinwonder24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Warner Bros. e DC, celebra l’eroina-pioniera con la mostra “WONDER WOMAN. Il mito” ospitata a Milano nella sede espositiva di Palazzo Morando, sede del museo dedicato al Costume, Moda, Immagine.

La mostra ha aperto al pubblico il 17 novembre 2021 e proseguirà fino al 20 marzo 2022.  

Si tratta del primo progetto museale nonché della prima mostra in Italia interamente dedicata all’eroina femminile dell’universo DC, personaggio tra i più amati dell’immaginario americano di tutti i tempi. 

Ideata per l’editoria nel 1941 dallo psicologo americano William Moulton Marston, con le prime illustrazioni di Harry G. Peter, Wonder Woman è diventata negli anni Settanta l’omonima serie televisiva statunitense, con protagonista l’intramontabile Lynda Carter, per conquistare infine il grande schermo con i film Wonder Woman(2017) e Wonder Woman 1984 (2020), entrambi interpretati da Gal Gadot e distribuiti in Italia da Warner Bros. Pictures.

Debuttò nelle pagine di All Star Comics #8 come Diana, giovane membro di una tribù di donne chiamate Amazzoni, originaria di Paradise Island, un’isola nascosta situata nel mezzo di un vasto oceano. Divenuta indiscusso simbolo di verità, giustizia e uguaglianza, attraversando e superando confini geografici e decenni di storia. “Bella come Afrodite, saggia come Atena, più veloce di Hermes e più forte di Ercole“, ma anche tenace come Atlante, potente come Zeus, audace come Achille: Wonder Woman incarna le migliori abilità fisiche e morali che la mitologia greco-romana continua a insegnare.

È un unicum, dunque, in cui ancora oggi si possono rispecchiare donne – e anche uomini – che sanno di essere tutte e tutti un po’ “wonder”. Accompagnato dall’hashtag #wondersonoio, il progetto, primo assoluto in Italia, esplora la figura di Wonder Woman e gli ottant’anni di storia che ha attraversato, in una connotazione interdisciplinare che vanno dall’illustrazione e il fumetto al cinema, dalla cultura pop alla moda, articolato in sezioni dove coabitano comics e tavole originali (dalla Golden Age ai nostri giorni), videoinstallazioni, costumi e oggetti di scena dell’universo cinematografico. 

Fotografia di Clelia Torelli
Fotografia di Clelia Torelli
Fotografia di Clelia Torelli
Fotografia di Clelia Torelli

EL GANASSIN, NUOVO RISTORANTE DI CUCINA CREATIVA A MILANO

Cucina lombarda con un tocco orientale?

Pare una follia e invece è possibile assaggiarla e gustarla nel ristorante EL GANASSIN aperto a Milano a settembre 2021

È il posto che non ti aspetti: una piccola oasi di pace nella città, con spazi ampi, da godersi in ogni stagione.

Un locale in cui lo stile classico incontra la modernità.

La sala interna del ristorante
L’interno del ristorante
La terrazza

Un ambiente elegante e raffinato, con una terrazza da vivere in ogni stagione nel cuore di Milano, in zona Washington Solari.

C’è un parcheggio privato ad uso gratuito per i clienti.

EL GANASSIN nasce dalla volontà di un imprenditore cinese, Feng Ye, noto nel mondo della ristorazione, insieme ad altri professionisti milanesi.

“Il ristorante nasce dalla volontà di creare una cucina creativa contemporanea – spiega Feng Ye, proprietario e imprenditore nel mondo della ristorazione milanese da oltre venti anni – Abbiamo scelto di proporre una cucina legata alla tradizione con contaminazioni orientali. L’idea di aggiungere ispirazioni lontane ai nostri piatti è nata quasi come una sfida. Uscire dall’ordinario per creare qualcosa di nuovo che possa sorprendere ogni palato.”

Il menu prevede piatti come Dim Sum de Berghém, ossia i casoncelli tradizionali, chiusi come tipici ravioli cinesi, impiattati con alga wakame e salvia essiccata, e irrorati con delicato brodo dashi; Cuboletta alla milanese con verza saltata, cipollotti brasati e salsa tonkatsu o dessert come Tea-ramisù Perfetto.

Dim Sum de Berghém

www.elganassin.it

FOUR SEASONS HOTEL MILANO PERSONALIZZA LA ‘COFFEE EXPERIENCE’


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Fotografia di Clelia Torelli ©


Al Foyer Bar e al ristorante La Veranda del Four Seasons Hotel Milano  si può ordinare un caffè americano “su misura”, preparato al momento, scegliendo l’estrazione più apprezzata tra quelle internazionali proposte. Si va dal Turkish Coffee, al French Press, al Gina Goat, allo Chemex o il Syphon e tra le diverse varietà disponibili: l’India Kaapi Royal, la Colombia Excelso Washed, l’Ethiopia Natural Sidamo o l’Uganda Natural.
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Il Coffee Trolley. Fotografia di Clelia Torelli ©


A disposizione un Coffee Trolley fatto realizzare artigianalmente in esclusiva dall’Accademia Vergnano, con cui si arriva direttamente al tavolo per la personalizzazione del caffè davanti all’ospite.
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Il coffee specialist Renzo Mannis e il sommelier Antonio Fontana. Fotografia di Clelia Torelli ©


Alla “guida” del trolley il coffee specialist Renzo Mannis e il sommelier Antonio Fontana conducono i clienti lungo la “Caffè Vergnano Experience”, raccontando i diversi caffè, i  metodi di estrazione, guidando nella scelta delle varietà ma soprattutto nella creazione della miscela più gradita in base alle richieste. C’è anche un’agenda in cui vengono indicati in ordine alfabetico dei cognomi dei clienti il caffè preferito in modo che si sappia già per la prossima volta quale miscela preparare.

L’agenda in cui si annotano le preferenze dei clienti. Fotografia di Clelia Torelli ©


E per gli epresso addicted? … Niente paura…, c’è la macchina sempre a disposizione e la possibilità di gustare una “Espresso experience” a base di Jamaica Blue Mountain.

L“Espresso experience” a base di Jamaica Blue Mountain.  Fotografia di Clelia Torelli ©


www.fourseasons.com/it/milan

IL MIO SERVIZIO SULLE CIGAR ROOMS

DOVE LA FUMATA LENTA E’ UN PLUS
La lama del cutter, con un taglio netto, “decapita” il sigaro, l’accendino a fiamma dolce ne scalda il piede, partono le prime boccate fino all’accensione completa e il raggiungimento del ritmo giusto della fumata.È il nirvana per il fumatore di sigari, l’apice di un rituale slow da consumare meglio se insieme ad altri spiriti affini…

Corso Venezia 8, una “bomboniera” nel cuore di Milano

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Indirizzo di charme, una chicca per pochi eletti che la conoscono, dove fermarsi dalla frenesia della città per riprendersi il proprio tempo, ritagliandosi una parentesi da dedicare al proprio benessere. Non si tratta né di un centro estetico né di un salone di bellezza ma di una Capsule Spa. 60 metri quadrati, a pochi passi dal Quadrilatero della moda, dove la parola d’ordine è benessere sartoriale. Qui ogni attenzione ruota intorno alla persona e ogni consulenza, basata esclusivamente sulla tecnica manuale, è cucita su misura. Anima di Corso Venezia 8 è Daniela Biros che accoglie i suoi ospiti offrendogli un the, una tisana o prosecco rosé. Ci sono tre cabine, due delle quali dedicate al corpo ed una a viso, manicure-pedicure. Nel menu, tante proposte estetiche e bionergetiche per lei e per lui. Per riequilibrare il potenziale psico-fisico, intervenendo sui meccanismi dello stress e sui nodi emotivi all’origine di contratture, dolori cervicali e stanchezza cronica, viene proposto un percorso bioenergetico. Per i trattamenti estetici Daniela Biros ha scelto i protocolli Elemis, azienda britannica leader nella cura preventiva anti age, che personalizza secondo le problematiche per un trattamento tailor made. Ci sono quelli dedicati alla donna, all’uomo e agli sposi che prevede un percorso da quattro a otto settimane prima del sì. C’è anche un massaggio nutritivo per future mamme che aiuta a rilasciare tensioni nella parte superiore e inferiore della schiena, ridurre il sudore su mani e piedi e ad alleviare la mente e risollevare lo spirito e l ’umore.

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Il salotto


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La cabina dei trattamenti


 
www.corsoveneziaotto.it

IERI SERA 8 MARZO AL DON JUAN E’ STATO PRESENTATO IL VINO RUTINI MALBEC 2013

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Quale location migliore per presentare e assaporare, per la prima volta in Italia, il vino argentino Rutini Malbec 2013? Naturalmente il ristorante Don Juan di Milano, da 16 anni il riferimento per chi desidera gustare i sapori della stessa terra. Si tratta di un vino d’eccezione mai arrivato oltreoceano, la cui tradizione iniziò nel XIX secolo grazie a Don Francisco Rutini e al figlio Felipe. La storia della cantina risale al 1885, quando furono piantati i vigneti in Coquimbito, Maipú, a Mendoza. Pioniera nella realizzazione dei vigneti in Alto Valle de Uco nel 1925, innovativa in termini di processi e tecniche di produzione, la Cantina ha raggiunto una grande crescita nel corso della sua storia, fino al 2009, con lo sviluppo delle diverse linee Rutini Wines: Felipe Rutini, Apartado, Antologías, Encuentro, Colección Rutini e Trumpeter (Reserva y Clásico).  È considerato oggi uno dei più importanti produttori di vino argentino per la sua alta qualità, riconosciuta nel mercato estero per il carattere dei suoi prodotti, che uniscono 120 anni di esperienza nella produzione di vino.
 

Marlene Gomes e il suo staff

Marlene Gomes e il suo staff


Una delle sale del ristorante Don Juan

Una delle sale del ristorante Don Juan


RISTORANTE DON JUAN
Era il maggio dell’anno 2000, quando Giorgio Beretta e Marlene Gomes rivoluzionano il panorama gastronomico milanese aprendo un ristorante argentino a Milano. Cucina autentica a partire dalle materie prime, la migliore carne delle pampas rigorosamente selezionata e cotta seguendo i metodi tradizionali locali, con uno staff di professionisti arrivati direttamente da Buenos Aires. L’arredo, in vero stile di una casa di campo,  all’insegna della tipicità rurale ma con stile ed eleganza,  è stato affidato a un architetto d’origine argentina che ha saputo trasmettere l’atmosfera giusta. 16 anni di successi e riconoscimenti da parte della critica, con recensioni e segnalazioni in tutte le maggiori guide, ma soprattutto di pubblico. Cinque anni dopo è nata la versione bistrot: Don Juanito. E ora, per soddisfare anche i gusti dei vegetariani/vegani, con la consulenza dello chef Claudio Colombo, in collaborazione con la Dott.ssa Morandi, è nato un menù a base di hamburger di Quinoa con contorni di verdure e piatti di frutta fresca.
www.ristorantedonjuan.com
 

Allo Château Monfort, un’ oasi gourmet sapientemente orchestrata da Martin Vitaloni

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Château Monfort, associato Relais & Châteaux (www.relaischateaux.com/it/), è un luxury hotel a cinque stelle nel cuore di Milano. Un urban resort che ripropone atmosfere e suggestioni di un romantico castello e incanta con i suoi spazi sapientemente restaurati ed elegantemente arredati. Uno dei suoi fiori all’occhiello è Rubacuori, ristorante gourmet, regno di Martin Vitaloni, executive chef che interpreta la tradizione gastronomica italiana in raffinati piatti di ispirazione mediterranea. Ingredienti d’eccellenza sono i principali protagonisti della sua proposta culinaria. I risotti i must della sua cucina, partendo da quello alla milanese con l’ossobuco passando per quello alle barbabietole o con i frutti di mare. Il locale è composto da tre sale, anch’esse arredate in toni fiabeschi, come tutto l’hotel. Nella Sala Rubacuori tavolini rotondi specchiati e sedie argentate con sedute e schienale a forma di cuore dai toni pastello creano la location perfetta per una cena romantica. La Sala degli Specchi, invece, è caratterizzata da divanetti dal gusto chic-retrò, rivisitati in chiave moderna. Infine, nella Sala della Caccia, evocazione di un casino di caccia in chiave fun, svettano divertenti trofei in delicata ceramica bianca. I dolci fatti in casa sono firmati dallo chef patissier e sous-chef Paolo Curzi. Raffinati dessert, dal cremoso al caramello e fava di Tonka al panettone con meringhe allo zafferano, farcito con albicocche secche e frutti rossi alla spuma di spezie e latte e sorbetto alla mela cotogna e verbena. Si organizzano anche degustazioni enogastronimiche nella Cella di Bacco, la suggestiva cantina sotterranea con tanto di fontana a tema, da cui sgorgano Champagne Moët & Chandon, Trento doc Perlé Rosé Ferrari, Amarone della Valpolicella La collina dei ciliegi.
Il Ristorante Rubacuori è aperto agli ospiti dell’hotel e al pubblico esterno tutto l’anno, 7 giorni su 7 per breakfast, light lunch, business lunch, dinner, brunch e romantiche cene a lume di candela.
 

Sala Rubacuori

Sala Rubacuori


 
Sala dei Trofei

Sala dei Trofei


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Martin Vitaloni, executive chef

Martin Vitaloni, executive chef


Sala di bacco
http://www.hotelchateaumonfort.com/

L’AFTERNOON TEA CON LADURÉE A PALAZZO PARIGI

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Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa, 5 stelle lusso nel cuore di Brera a Milano, in collaborazione con Ladurée, famosa pasticceria francese, propone l’ Afternoon Tea.
Dal 19 settembre al 31 dicembre, dalle 17 alle 19, nell’elegante Caffè Parigi e nel giardino d’inverno si potranno degustare gli iconici macarons della maison abbinati a una selezione di tè appositamente selezionati dal brand francese. Nel menu ci saranno anche i tradizionali finger salati e la piccola pasticceria prodotta dai maestri pasticceri di Palazzo Parigi.
Si potrà scegliere tra l’Afternoon Tea classico e quello “à la française“, che include un bicchiere di champagne.
Da 22 euro a persona
Info:  + 39 02 625 621 67
www.palazzoparigi.com
THE AFTERNOON TEA WITH LADURÉE AT PALAZZO PARIGI
Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa, 5 star luxury resort in the heart of Brera District in Milan, in collaboration with Ladurée, the famous french pastries, offers the ‘”Afternoon Tea”.
From 19 September to 31 December, from 5 pm to 7 pm, in the elegant Caffè Parigi and in the winter garden you can taste the iconic macarons combined with a selection of teas specially selected by the French brand. The menu will also be the traditional fingers salty and pastries produced by the pastry chefs of Palazzo Parigi.
You can choose between the classic Afternoon Tea or “à la française“, which includes a glass of champagne.
Prices starting from 22 € for person
Info: + 39 02 625 621 67
www.palazzoparigi.com
Ladurée Palazzo Parigi


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Milano Design Film Festival: l’architettura al cinema

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Dal 3 al 6 ottobre al cinema Apollo di Milano va in scena la prima rassegna cinematografica dedicata all’architettura e al design, ad entrata libera. In programma non solo proiezioni di documentari a tema ma anche incontri tra professionisti e appassionati ed eventi nel segno del linguaggio architettonico e dell’estetica urbana. Tra gli ospiti: Patricia Urquiola, Giulio Iacchetti, Mario Trimarchi, Cino Zucchi, Alessandro Belgiojoso e Frida Doveil. Si potranno scegliere tra ventiquattro film documentari girati negli ultimi anni, alcuni inediti per l’Italia, interessanti per conoscere storie e retroscena di edifici, città, designer ed architetti. Tanti i titoli e diverse le tematiche come “16 Acres” in cui Richard Hankin racconta la ricostruzione della città di Manhattan e del World Trade Center. Invece in “Frank Lloyd Wright’s Masterwork” di Kenneth Love si entra in una delle abitazioni più famose del mondo, scoprendone bellezze e segreti nascosti.
Per info: www.milanodesignfilmfestival.com

GIN DAY A MILANO

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Il primo primo evento italiano interamente dedicato al gin, per conoscere la sua storia e la sua tradizione con i più noti brand. Qualche esempio? Tra gli altri Bank’s, Beefeater, Bombay, Bulldog, Hendrick’s, Plymouth, Tanqueray, Gin Mare, Geranium, presenti con un proprio corner. Dalle ore 20.00, Villa Necchi Campiglio, nel cuore di Milano, splendida location per l’occasione, apre le porte al pubblico, offrendo speciali degustazioni, club sandwich e un concerto jazz nel giardino della villa, il tutto in un’atmosfera rigorosamente British
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