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IL CIELO IN UNA STANZA
Non solo a Manhattan si sta diffondendo una nuova moda: dormire sotto le stelle, facendo glamping (versione glam del camping) sui tetti degli alberghi più lussuosi. Nella Grande Mela, al diciassettesimo piano dell’AKA Central Park (http://stayaka.com), nella outdoor room più richiesta della città, oltre ad un letto matrimoniale king size, ci sono un camino e un telescopio a rendere ancora più romantica l’atmosfera.
In Italia, a L’Albereta Resort, Relais & Chateaux nel cuore della Franciacorta, c’è la Cabriolet Suite, con balcone sul lago d’Iseo, perfetto per una romantica ed esclusiva cena firmata Gualtiero Marchesi. Qui, premendo un bottone il soffitto sopra il letto a baldacchino si apre e… voilà, una cascata di stelle è servita! (http://albereta.it).
Al Rome Cavalieri Walford Astoria (http://romecavalieri.it), si dorme, a richiesta, sulle terrazze delle suite con vista mozzafiato sulla Città Eterna, dopo una supercena alla Pergola del tristellato Heinz Beck (http://heinzbeck.com/author/heinz-beck-la-pergola/).
Chi ama la natura, invece, può provare l’esperienza di passare la notte in una delle otto Green House Suite del Salviatino a Fiesole (http://salviatino.com), ricavate all’interno di serre completamente trasparenti, con vista stellare. Magari dopo essersi fatti coccolare presso la Spa Il Salviatino, un rifugio di puro benessere dedicato alla cura di sé. Qui i trattamenti del Dr Vranjes sono rigorosamente “made in Tuscany”.
In Baja California, invece, a Las Ventanas Al Paraiso, fra gli optional delle suite outdoor, su una terrazza panoramica, oltre al letto, ci sono un telescopio e una vasca idromassaggio. Tutto pronto e pensato per vedere passare le balene (il suono di una campana avverte del passaggio) e le costellazioni che in particolare, da maggio a settembre, affollano quella porzione di cielo (http://lasventanas.com).
Nello splendido panorama dello Utah, all’Amangiri Resort, sulla Sky Terrace, si può dormire in open air tra lusso, design e natura, con il profilo del Glen Canyon all’orizzonte, i coyote che ululano in lontananza e una cascata di stelle garantita (http://www.amanresorts.com/amangiri/home.aspx).
Dall’altra parte dell’emisfero, in Australia, a 120 km a sud ovest di Sydney, al Blue Mountains Private Safaris si dorme nel tipico letto Swag (un sacco a pelo con materassino), in versione wild bush luxury: su piattaforma di teak, con materasso, lenzuola di morbido cotone, piumino per le notti più fredde ed un’ampia scelta di cuscini (http://www.viaggidellelefante.it/RisultatiStr.php?idStr=408).
A Jaisalmer, detta città d’oro, in Rajasthan, al Killa Bhawan allestiscono un letto in stile coloniale sul tetto. Al mattino, ci si sveglia al suono delle campane dei sette templi Jain ai piedi della fortezza e si fa colazione con vista sulle tipiche e splendide havelis, le tradizionali case e, più lontano, le dune del deserto (http://killabhawan.com).
Infine a Nanyuki, in Kenya, gli Star Bed sono due, uno al Kiboko Camp e l’altro al Koija Camp. I Masai parcheggiano, in entrambi i campi, delle jeep su piattaforme a tre metri dal suolo per notti da sogno a cielo aperto (http://loisaba.com).
In Sudafrica, all’interno della Sabi Sands Private Game Reserve, a due passi dal Parco Nazionale Kruger, c’è una camera in open air, costruita su un albero di 500 anni, con vista esclusiva sulla savana. Gli ospiti possono cenare sulla “tree house” e poi, accompagnati dai rumori della savana e dal cielo stellato dell’emisfero sud, avvistare i Big 5 (http://sabi.krugerpark.co.za).