Corre sull’asse Italia-Russia questo progetto innovativo che trasformerà un parco residenziale di grattacieli, in costruzione alla periferia di Mosca, in un luogo perfetto per vivere, lavorare e interagire. Protagonisti Alexey Dobashin, CEO di Krost, una delle maggiori società russe di costruzioni, l’architetto milanese Dante Oscar Benini, allievo di Scarpa e Niemeyer e l’artista Mario Arlati. Il complesso, composto da 4 grattacieli di 45 piani alti 160 metri e uno da 33 piani alto 110 metri, distribuiti in un comprensorio di dieci ettari, saranno “affrescati” dal pittore milanese Mario Arlati. L’idea di Dobashin è di ricreare un luogo, inedito per Mosca, con un’atmosfera dei vecchi cortili, ormai spariti dalle moderne megalopoli e creare qualcosa dove sia possibile respirare l’arte italiana e lo spirito dell’ingegno europeo, che richiama Vitruvio e le sue idee di utilità, robustezza e bellezza.
I primi appartamenti, in moduli da 50 mq, saranno pronti dall’inizio del 2014 e il progetto, che verrà concluso nel 2016, è già sotto osservazione da parte del Guinness dei primati come “opera d’arte abitabile più grande al mondo” grazie al lavoro di Arlati, che con l’ausilio di 1500 operai al lavoro 24 ore su 24, per sette giorni alla settimana, sospeso a 160 metri di altezza, sta affrescando con i colori rosso, nero, giallo, blu e oro i grattacieli, creando un dipinto “en plein air” che alla fine giungerà a misurare oltre 45.000 metri quadri.